Nato a Tarsia, in Calabria nel 1580, studia medicina a Napoli dove ottiene la cattedra di anatomia che tiene fino alla morte sopravvenuta nel 1656. Appassionato anche di botanica il Severino è soprattutto un grande chirurgo ed è tra i primi a riportare in auge, almeno in Italia, l’uso del bisturi che la medicina araba aveva quasi completamente accantonato. Tra le sue numerose opere ricordiamo: Historia anatomica, observatioque medica evisceravit hominis. Napoli, 1629; De recondita abscessuum libri octo. Napoli, 1632 (considerata l’opera migliore del Severino per originalità e completezza della materia trattata); Vipera Pytia, id est de vipera natura, veneno et medicina. Padova, 1643; Therapeuta neapolitanus Napoli, 1653.