Nato a Crosne il 10 ottobre 1726, studia medicina a Parigi, alla scuola di Astruc e Ferrein. Conseguito il dottorato, per una serie di fortunate coincidenze, si avvia all’esercizio della pratica medica nell’ambito del bel mondo guadagnandosi la stima e la riconoscenza di personaggi illustri. Chiamato più volte alla corte di Luigi XV per consulti, conquista la stima affettuosa del Lemonnier, primo medico di corte, che lo introduce presso il Richelieu, il Noilles e la potente madame Brienne. Malato di gotta, poco attento alla sua salute a causa dei molti impegni, Lorry, colto da paralisi, nel 1873 si ritira a Bourbonne les Bains, fiducioso nell’azione terapeutica di quelle acque termali, ma vi muore pochi giorni dopo il suo arrivo. Di lui rimangono numerose opere alle quali aveva lavorato sottraendo ore al sonno. Ricordiamo Richardi Mead opera ad editiones anglicas nuperrime typis mandata. De venenis. De peste. De variolis et morbillis. De imperio solis et lunae in corpore humano. Parigi, 1751 (con cui cerca di divulgare l’opera del Mead); De melancholia et morbis melancholicis. Parigi, 1765; Tractatus de morbis cutaneis. Parigi, 1767; Hippocratis aphorismi, Hippocratis et Celsi locis paralleli illustrati… Parigi, 1874; De praecipuis morborum mutationibus et conversionibus tentamen medium. Parigi, 1874.